domenica 19 novembre 2017

RISCHI DEL LIEVITO: possiamo parlare di intolleranza?

L'intolleranza al lievito è uno dei problemi alimentari più diffusi.
In effetti il consumo di cibi e bevande contenenti lievito di birra può scatenare spiacevoli sintomi. Parlare di intolleranza non è però del
 tutto corretto.


Le intolleranze alimentari sono reazioni dell'organismo al consumo di alimenti 

che non riesce a digerire o a metabolizzare adeguatamente.

Contrariamente a quanto accade in caso di allergia, alla loro base
 non c'è una risposta immunitaria contro il cibo assunto.
Piuttosto, a entrare in gioco possono essere problemi a livello
 degli enzimi digestivi; 
Nel caso della cosiddetta intolleranza al lievito, non si ha a
che fare con una vera e propria reazione avversa, ma con un
problema probabilmente associato a una lievitazione inadeguata.
Infatti una lievitazione troppo rapida - ottenuta attraverso
l'aggiunta di altre sostanze oltre al lievito - può scatenare
processi fermentativi che possono rallentare la digestione
 e portare all'accumulo di gas a livello intestinale.


I sintomi : pancia gonfia, diarrea o stitichezza, dolori addominali, indigestione,bruciori di stomaco, flatulenza,
 stanchezza e difficoltà a risposare, nervosismo e mal
 di testa. I test diagnostici proposti per capire quale sia la
causa scatenante di questi disturbi sono numerosi
(es.test del capello).
Ma potrebbe essere utile sottoporsi a test
specifici in grado di escludere l'allergia al grano o a sostanze
 che potrebbero essere ingerite insieme al lievito, come
l'alfa amilasi che può essere aggiunta durante la panificazione.


 I sintomi scatenati dall'assunzione di lievitati possono essere
evitati consumando solo cibi a lievitazione naturale, caratterizzati
 da una maggiore digeribilità.
L'eliminazione drastica dei prodotti lievitati è invece sconsigliabile,
perché potrebbe condurre facilmente a un'alimentazione
poco equilibrata.

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